7 nov 2007

Autostop sulla Transpantaneria.


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06/11/2007 - Cuiabá - 150 mt

Nel passato il Mato Grosso era la destinazione finale di pochi esploratori, cacciatori di indiani, cercatori d´oro e naturalisti. Terra selvaggia, fatta di foreste impenetrabili nel cuore geografico del Sud America oppure fatto di paludi inacessibili come il Pantanal.

Mi é stato detto : "se vuoi vedere la natura e gli animali nel loro stato selvaggio vai nel Mato Grosso... il Pantanal é il luogo che fa per te!

"Il Pantanal é una regione incastonata tra Paraguay e Bolivia, al sud del Brasile, grande approssimativamente 230.000 km quadrati, piú o meno metá dell´estensione complessiva della Francia. Una terra che esiste effettivamente solo sei mesi l´anno. Scompare negli altri sei, quando le piene del fiume Paraguai e Cuiabá inondano la sua supeficie di foresta, intridendola come una spugna da ottobre a marzo e cancellandone l´orografia sotto una silenzioso strato d´acqua stagnante, un luogo ospitale solo per i caimani. Un luogo incredibile, di una bellezza unica ed ostile.

Nel Pantanal esistono rare cittadine dove vivono poche persone, la maggior parte delle quali sono "fazendeiros", propietari di "fazendas", le quali coprono un´area pari al 90% del Pantanal.

Piú che una palude il Pantanal é una pianura alluvionale. In termini geologici é una pianura sedimentaria di origine quaternaria, un tratto di costa che ha cominciato a prosciugarsi circa 65 milioni di anni fa. Al principio mare, poi immenso lago e ora una pianura sommersa periodicamente d´acqua.

Quando l´acqua si prosciuga, laghi e paludi si seccano, lasciando emergere una vegetazione simile a quella della savana: prati d´erba misti a intricata foresta che danno riparo a migliaia di animali con il loro ecosistema unico ed esclusivo. L´unica strada che percorre il Pantanal é la Transpantaneria, una pista color sangue che riesce ad entrare per soli 145 km semiliquidi tra Poconé e Porto Jofre... una strada che ha bisogno di addirittura 118 ponti di legno per portarti a destinazione.

Da queste parti, nonostante non ci sia il traffico che attenaglia Rio, le sporadiche persone che attraversano la Transpantaneria sono ben liete di dare un passaggio a chi sta facendo autostop, probabilmente perché, conoscendo bene la zona, non vorrebbero trovarsi al posto di chi, come me, aspetta la prima auto di passaggio sotto un sole cocente in un posto desolato come questo.
Per chi vive nel Pantanal, le giornate passano lente ed inesorabili.
Per far passare il tempo, di storie da queste parti se ne raccontano un sacco, come quella del signor Honório Rondón, fazendero del Mato Grosso do Sul, la cui fine, avvenuta nel 1976, é raccontata nei minimi particolari dal propietario della posada dove ho montato la mia tenda. Il signor Teodoro era uscito a pesca con la sua canoa, quando all´improvviso si udí un ronzio e uno sciame d´api africane lo assalí: lui, per tentar di sfuggire alle dolorose punture sanguinanti, si lasció cadere in acqua, fu sommerso e non riapparve mai piú.
Un branco di pesci piranha attirati dal sangue aveva aggredito il signor Teodoro. Quando il corpo venne recuperato dall´acqua, era rimasto solo lo scheletro.
Peró quando si parla di piranha con una donna che sta facendo il bagno nel fiume assieme ai suoi bambini, lei scrolla le spalle con aria di insufficienza e mi dice: "Da queste parti i piranha non hanno mai assalito nessuno, e nemmeno i coccodrilli o le anaconde.
Casomai, c´é piuttosto da stare attenti alle persone.

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