15 mar 2008

25 feb 2008

Ancora foto !!!

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Avventura Metropolitana II (La rivincita)


21/02/2008 - Pordenone (Italia) - 350 mt

E' il 17 febbraio, ma io sono convinto che sia solo il 16, tanto che per una piccola serie di conti sull'agenda riesco addirittura a modificare le date del calendario a mio favore e a cambiare il trascorrere del tempo, sfortunatamente solo nella mia testa dura.
Se non fosse stato per Luciano, che per pura casualità se n'è reso conto e mi ha avvertito in tempo, io ne sarei rimasto convinto fino al giorno della mia partenza, nel momento in cui mi sarei accorto che il mio aereo era partito stranamente in orario, ma con un giorno di anticipo.
Con un giorno in meno a mia disposizione mi ritrovo con il doppio di cose da sbrigare e nella fretta mi dimentico diverse cose a casa di Celina.
Ad ogni modo arriva il 19 febbraio, quello vero!
Dopo un lungo e triste arrivederci saluto le amiche che m'hanno accompagnato all'aereoporto.
Trasporto con me 60 kg, 20 fatturati normalmente sullo zaino da imbarcare e 40 distribuiti tra bagaglio a mano e i posti più impensabili del genio umano. Alla vista sembro "Il mostro" di Benigni che si presenta alla cassa con un impermeabile rigonfio... stessa scena ma sotto il metal-detector dell'aereoporto!
Anche sta volta mi va bene e riesco a passare con il triplo del peso concessomi... del resto mi ero presentato alcuni giorni prima all'ufficio Alitalia per chiedere un permesso speciale per lasciarmi passare, ma mi erano state chiuse le porte in faccia, all'epoca gli avevo gridato che mi sarei arrangiato da solo... ed eccomi qua, con un giubotto pieno di pietre, semi, conchiglie e non so quante altre stronzate che per me però sono piene di valori affettivi e quindi preziosissime!!All'imbarco tutti italiani che corrono, si spintonano, tagliano code per essere i primi ad entrare nell'aereo... questa non l' ho mai capita: tanto i posti a sedere sono comunque numerati e l'aereo partirà indubbiamente con un ora di ritardo... e come volevasi dimostrare l'aereo perde un'ora prima di decollare.
Tutto bene... io mi affaccio al finestrino ascoltando per l'ultima volta la colonna sonora latino americana che mi ha accompagnato per tutto il viaggio e ripenso al passato, mi perdo con il pensiero fra le nubi del cielo fino a quando, varcate le soglie dell'Atlantico, il comandante fa un annuncio che mette in panico tutto l'equipaggio: "per un problema tecnico al PPSSSSCCC CCCSSSS.. PPRRRSSS CCCCSSSSSSSsssssss...... ci vediamo costretti ad effettuare un atterraggio d'emergenza all'aereoporto di San Paolo, nulla di grave non vi preoccupate, è solo un problema al PPSSSCCC CCCCSSSssss.................. "
La gente preoccupata comincia a fare qualsiasi ipotesi su cosa possa essere quel PPSCC-CCSSs, si creano dibattiti per scongiurare il peggio mentre le hostes fingono la calma.
Io ritorno ai miei pensieri mentre si crea lo scompiglio.
Dopo un 4-5 ore che il boeing 777 rimane in cielo girando attorno a un punto fisso finalmente atterriamo, sembra che nonostante tutto gli scivoli non servano.
Ci avvisano che per la notte dormiremo in un hotel e il giorno seguente riprenderemo l'aereo.Ci ritroviamo tutti all'hotel Bristol, un hotel 5 stelle alla periferia di San Paolo, un edificio che sembra una fortezza futurista di 15 piani, tutto in marmo, con tanto di servitù che si inchina a 90°... Mi porgono una tessera magnetica che permette di far funzionare tutto all'interno dell'hotel: ascensore, apertura della porta della mia stanza, funzionamento luci, aria condizionata, frigo bar, televisore con 150.000 canali, ecc... Come sempre la tecnologia non gioca a mio favore e la tesserina o forse la mia inesperienza mi bloccano dentro il bagno mentre mi faccio la doccia, automaticamente si spegne tutto, sono al buio completo e la porta non si apre più... sembra propio che il fato non voglia che ritorni in Italia o che mi allontani da questo continente ormai familiare... nonostante l'idea non mi disgusti, decido di sfondare la porta, poi qualcuno si arrangerà a risistemarla e stranamente la violenza e la forza bruta funzionano.
Esco, mi rivesto e scendo come se nulla fosse per la grande abbuffata... c'è una cena buffet self-service che mi aspetta!!!
All'indomani ripasso il metal-detector con 5 kg in più, ma sta volta nascosti nel mio intestino... non scendiamo nei particolari!!!Il resto prosegue incredibilmente regolare, arrivo in tempo, ma con un giorno di ritardo e... Udite Udite: quesa volta all'aereoporto c'è il mio zaino ancora chiuso che mi aspetta!!!
Incredibile!
Forse all'inizio del viaggio mi ero scordato di terminare la storia, di specificare che dopo la serie di avventure il mio zaino era giunto mezzo vuoto, dopo diversi furtarelli in serie... sta volta mi prendo la mia piccola rivincita!
Cercherò pure di affrontare le pratiche burocratiche per il rimborso di quello che mi è stato fregato.
Come si suol dire "tutto bene quel che finisce bene".

24 feb 2008

Hasta luego!

19/02/2008 - Buenos Aires -

Forse mi sono perso il Carnevale di Rio ma non potevo perdermi il carnevale di Gualeguaychù, a Entre Rios, nel nord dell`Argentina.
La "rumba" è la stessa: giganteschi carri finemente decorati su cui ballano "lindisimas minas" che fanno sapientemente danzare il fondoschiena di fronte a migliaia di occhi completamente ipnotizzati apostati sulle tribune di un "Corsodromo". La musica ripetitiva, il volume alle stelle e il tocco dell`alchol aumentano il "quillombo" della festa che si dilaga con una frenesia senza precedenti per le strade e le discoteche del paese.


Da quello che ho potuto osservare dalla TV brasiliana e da voci esperte, Gualeguaychù non ha nulla da invidiare a Rio de Janeiro.
Le notti precedenti ha piovuto molto e il suolo del campeggio si è trasformato in un pantano color cioccolato... alla gente non importa nulla e la festa continua tra danze sotto la pioggia, sulla spiaggia fronte fiume o immersi nelle pozzanghere, ricordando vagamente i concerti di Woodstock. Ci siamo rincontrati qui io e Lorenzo, prima di salutarci definitivamente, festeggiando un pò gli ultimi giorni del nostro carnevale.


Adesso tutto questo movimento e caos mi fa un pò strano, abituato com`ero a percorrere da solo per giorni i sentieri della foresta, a perdermi nei deserti o a scalare montagne difficilmente accessibili... non ero abituato a tanta festa, forse è per questo che mi sorprende... ma ad ogni modo tento di aprofittarne a "full"!!!In questi giorni Buenos Aires é invasa da una massa di turisti, alcuni dei quali daranno una rapida visita a questo straordinario paese, pochi altri si prestano ad iniziare una lunga traversata del continente, nel senso opposto dal quale sono giunto io... La sensazione é strana, nonostante tutto ho un pó di invidia e i ricordi mi creano giá un pó di malinconia... ma sopratutto provo curiositá nel sapere quali avventure dovranno affrontare, quali incontri faranno e quali deviazioni questi incontri comporteranno... un imbocca al lupo a tutti coloro che partono!
Tutto questo mi rimanda indietro di alcuni mesi... mi fa rivevere le brevi esperienze di volontariato in Centro America, mi fa ripercorrere migliaia di luoghi, di paesaggi, di climi... migliaia e migliaia di chilometri.... ma quanti saranno stati? Mi fa rincontrare centinaia di persone e milioni di storie incredibili che ognuna si portava dentro... "che storie" !!!!
Torneró a casa con una valigia ricca di questi racconti e piena di forti emozioni.
Torneró a casa con un bagaglio costituito da piú di 12.000 foto che ora vi dovrete beccare senza fiatare, diciamo che organizzeremo una after-hour complessivo di una settimana senza interruzioni pubblicitarie... e nessuno scappa !!!
L´ultimo fine settimana ho avuto l´occasione per organizzare pure una visita a Gaia, l´ultimo ecovilaggio della lista masoniana. Mi sono portato dietro un sacco di amici interessati e incuriositi dai miei racconti sulla sostenibilitá e sulla Pemacultura e la visita non gli ha delusi, al contrario, sembra che ora vogliano conoscere piú da vicino questa strana realtá fatta di mille storie incredibili che svelano alcuni dei segreti di questo meraviglioso pianeta e della gente che lo abita.
Sto anche organizzando la "Fiesta de despedida del Pimpi", una festa estiva in stile masoniano nel giardino con piscina di Angie, dove amici conosciuti in ogni dove accoreranno per salutare la partenza del Pimpi piú famoso del Latino America. Mi mancheranno moltissimo!!!
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno incrociato il loro cammino con il mio, che mi hanno aiutato ad andare avanti, ospitandomi, scambiando idee, scambiando esperienze e racconti o scaldandomi il cuore... grazie e ancora grazie!
In realtá l´idea di un viaggio in Latino America serviva anche per liquidare definitivamente questa fetta del pianeta... in realtá ha creato l´effetto completamente opposto, quello di aprire nuove porte che spero di poter varcare nuovamente, un giorno, non troppo lontano.
A presto.