31 dic 2007

Avventure / Disavventure Patagoniche


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30/12/2007 - Bariloche - 1500 mt

Patagonia.... quante volte ti ho visto sulla mappa e mi sono perso ad immaginarti!!!
Mi trovo nuovamente nella patagonia argentina, una terra infinita e desolata, percorsa da distanze inimagginabili.
Questa volta la percorro in verso contrario, da sud verso nord.
Lungo questa rotta continuo a incontrare vecchi amici del viaggio che vanno nella direzione opposta.
Il modo più affascinante per conoscere questa terra consiste nel fornirsi di una buona tenda, un buon paio di scarpe da montagna, il cibo sufficiente e partire per un trecking lungo i numerossisimi sentieri che si perdono su per le montagne, i laghi e i ghiacciai che dipingono questi favolosi paesaggi.
La "vita da Mesner" è iniziata nel Parque de Torres del Paine, in Cile, uno dei più bei parchi naturali della Patagonia.
Il tempo, purtroppo non è stato dalla mia parte.
Sono stato costretto ad affrontare lunghe camminate dotto la pioggia, il freddo e un vento che da del filo da torcere alla Bora triestina... non vi dico le imprecazioni verso il cielo...
sveglia tutti i giorni alle 4 del mattino per poter fotografare un`alba che era sempre coperta da nubi, notti all`umido di una tenda che ormai ha cominciato a fare falle da tutte le parti, una specie di scolapasta che continuo imperterrito a portarmi in giro ovunque.
Per fortuna ero in buona compagnia, una specie di "compagnia dell' anello" con l`obiettivo di raggiungere il ghiacciaio Grey.
Il ritorno e`stato meno facile del previsto, sotto una pioggia incessante che tirava contro vento per un percorso totale di 28 km... i miei piedi sono ora da buttare!!!
Dal Cile si passa nuovamente in Argentina per osservare da vicino il Perito Moreno, forse l`unico ghiacciaio al mondo che invece di retrocedere sta lentamente avanzando... ad ogni modo, essendo qua estate, è possibile sentire lo scricchiolare dei ghiacci che ogni tanto si staccano dalla calotta per fare un gran tonfo in mare, alzando gigantesche onde di cristalli di ghiaccio... uno spettacolo eccezionale!
Arriviamo quindi al Natale, trascorso in cima al Fitz Roy, un magnifico picco di roccia che si erge verticale dalle montagne nevate, giusto al confine tra Cile e Agentina, a lato del El Chaltèn, un paesino di montagna considerato come la mecca del trecking patagonico... e anche qui ci ho dato di lunghe camminate interminabili, incontrando diversi personaggi conosciuti in altri posti del Latino America... la montagna riserva sempre sorprese!!!
Sfortunatamente ero rimasto senza più soldi per pagarmi il costosissimo passaggio in bus da lì fino a Bariloche, visto che da queste parti i bancomat sono qualcosa di raro... così ho deciso di provare a fare autostop sulla famosa Ruta 40.
Al mattino presto mi metto così sulla strada e senza nemmeno dover togliermi lo zaino si ferma Adrian che mi carica sù e tra un mate e una cicca mi accompagna per circa 200 km fino a una stazione di servizio isolata in mezzo alla steppa.
Dopo un momentaneo picco di fortuna, la calma piatta!!!
Rimango stazionato al distributore per tutto il giorno, nessuno vuole caricarmi... pendejos!!!
"Ma sei propio un Pimpi!!"... del resto la Ruta 40 è nota per essere una delle strade più deserte del pinaneta... se passa un`auto ogni ora è già pretendere troppo.
"Come ti viene in mente di fare autostop qui, nonostante ti sia stato ripetutatamente sconsigliato"... ma io testardo ho tentato il colpo di culo che ovviamente non è mai arrivato.
Mi sono messo così a cantare per alcune ore di fronte a un cartello stradale aspettando qualcuno che mi riportasse almeno di nuovo a El Chaltèn.
Scattando qualche foto nell`attesa compare dal nulla, a 30 cm dalla mia faccia un guanaco, che mi osserva con occhi intrisi di sangue e che a tutta l`aria di volermi sputare addosso... che spavento!!!!
Noto la sua rabbia, ma cerco di fare il finto tonto.
"Hola cariño" gli faccio io, ma questo mi salta addososso scalpitando, retrocedo cadendo per terra, riuscendo per fortuna a salvare la macchina fotografica.
Para... Para ... Para!!!
Forse è meglio prima che spieghi che cos`è un guanaco, giusto per far comprendere meglio la situazione.
Il guanaco è una specie di lama, alpaca o vigogna, nato dagli incontri orgiastici che alcune volte sti animali organizzano durante gli equinozzi di primavera... quando scoprono che il piccolo che danno alla luce è un guanaco, una specie "rebelde", lo rifiutano, non lo riconoscono e lo scacciano.
Qui nella steppa patagonica, negli spazzi aperti, c`è spazio per tutti e così i guanaco mezzi hippies e ribelli possono trovare una terra che li accetti, dove pascolare liberamente senza molestare nessuno... eccetto Masoni ovviamente!!!
Per farla breve sono stato assaltato da una specie di stupido lama....
Il guanaco non sembra intenzionato a lasciarmi perdere e retrocede per prendere la rincorsa per un`altra capocciata.
Ma che cazzo gli ho fatto io?
Riparte all`attacco e io riesco a schivarlo, trovo il tempo per mettere al riparo la macchina.
Nella testolina mi riemerge per magia un celebre frase che rimbomba : "Masoni-oni-oniiii... la miglior difesa è l`attacco!"
Forte di questo saggio consiglio raccolgo allora una manciata di sassi e noto negli occhi del "boludo" guanaco un certo stupore, scorgo un velo di preoccupazione, ma non retrocede....
"Vete o te vas a repentir!!! " esclamo io.
Il guanaco prende la rincorsa e io gli scaglio una mitragliata di pietre in testa che lo lasciano rincoglionito.
Lo minaccio nuovamente e dopo una seconda mitragliata il guanaco si mette in fuga con io che passo a inseguirlo con raffiche di missili terra-aria dritti nel culo!!!
Che soddisfazione... sono riuscito ad abbattere uno stupido guanaco.
Dopo questa pessima giornata intrisa da sfighe varie decido definitivamente rassegnato di tornare a El Chalten e in quello si ferma un camper dove una famigliola di simpatici argentini mi carica per tornare al villaggio.
Il giorno seguente trovo il sistema per pagare il passaggio e dopo più di 24 ore di viaggio per la Ruta 40 ora mi trovo a Bariloche, dove avevo appuntamento con Fabio, pronti a trascorrere la fine dell' anno assieme.
Qui, nella regione dei 7 laghi, stapperemo la bottiglia di spumante e proseguiremo per un pò di tempo assieme verso nord.
Vi auguro quindi uno splendido Nuovo Anno, di tutto cuore.
Ci sentiamo il prossimo anno!

18 dic 2007

La Tierra del Fuego



15/12/2007 - Ushuaia - 0 mt


Da qualche giorno ho lasciato Buenos Aires, entrando finalmente in Patagonia.
Il viaggio è stato lungo, percorrendo migliaia di Km attraverso la steppa patagonica: un paesaggio surreale che non cambia mai, una lunga strada dritta che attraversa una distesa di erba interminabile che permette di apprezzare la sfericità del pianeta... incredibile!
Dopo una breve sosta nella Peninsula de Valdès, dove è stao possibile dare un`occhiata alle ultime balene giunte fin qui dalle gelide acque antartiche per accudire i loro piccoli, sono sceso a precipizio fino alla Tierra del Fuego, chiamata così perchè l`effetto della luce solare con il cielo dava l`impressione ai primi esploratori di stare di fronte a una serie di incendi.
Una terra desolata divisa tra Argentina e Cile.
Una terra fredda e ostile ma allo stesso tempo piena di fascino.
Mi trovo ad Ushuaia, la città più al sud della Terra.... qui finisce il mondo, come scrive un cartello orgogliosamente piantato in città per il piacere dei turisti.
Da qui in poi solo strani mostri marini, draghi sputafuoco, ed elefanti marini dai denti a sciabola, a parte l`opportunità che pochissimi hanno di visitare il continente antartico, che da qui si trova a un passo!!!
Insomma... obiettivo compiuto!!!
Sono finalmente arrivato alla meta del viaggio.
Questo non significa che il cammino si concluda qui, ma il traguardo che mi ero proposto è stato raggiunto.
Rimane ora da visitare per bene la bella Patagonia orientale, risalendo poco a poco verso nord.

13 dic 2007

Rotolando verso sud






08/12/2007 - Buenos Aires (Argentina) - 15 mt

"Ogni nome è un uomo
ed ogni uomo è solo quello che.....
scoprirà inseguendo le distanze dentro sè,
quante deviazioni
quali direzionie
quali no
prima di restare in equilibrio per un pò.
Sogno un viaggio morbido
dentro al mio spirito...
e vado via, vado via... mi vida così sia.
Sopra un onda stanca che mi tira sù
mentre muovo verso sud.
Sopra un onda stanca che mi tira sù
rotolando verso sud.................... "


Sapete... oggi sono esattamente 11 mesi che manco da casa, e ormai il viaggio sta quasi giungendo al termine.
Da alcune settimane sono entrato nel quarto ed ultimo quadrante che compone la grande mappa del Latino America.
Mi trovo a Buenos Aires, una città stupenda e piena di vita che esplode a qualsiasi ora del giorno e della notte!!! d`acqua salata che si sono trasformati in enormi distese di sale bianco che si perdono a vista d`occhio lungo l`orizzonte... paesaggi surreali, incredibili... oserei dire allucinanti !!!!!!!!





Da Potosì ho dato inizio all`attraversata degli altopiani boliviani, passando per deserti interminabili, laghi colorati dalla presenza di sostanze minerali o dall`abbondante attività batterica e antichi bacini
Se uno non fosse lì ad ammirarli non ci crederebbe!!!
Questi laghi sono poi visitati periodicamente da nuvole di fenicotteri che ricoprendoli in parte formano enormi macchie rosa in movimento.
Dal Salar de Uyuni, nel sud della Bolivia, sono passato in Cile per dare un`occhiata al famoso deserto di Atacama, in prossimità del solitario "pueblo" San Pedro de Atacama, sorto in una piccola oasi in mezzo a una gigantesca valle dove il sole batte costantemente picchiando forte sulla testa.







Il deserto di Atacama e`considerato il deserto più arido del mondo e copre gran parte del nord del Cile, dal parallelo 27 fino al confine con il Perù. In questo deserto, particolarmente nella parte che corrisponde all`attuale II regione de Antofagasta, le precipitazioni sono rarissime, a tal punto che in certi punti si dice che non si sia mai vista una goccia d`acqua. Non c`è vita, non ci sono piante, nè insetti.
Al lato del Salr de Atacama si trova la famosa valle de la Luna, posizionato a circa 2.250 mt d`altezza, in piena Cordillera de la Sal. Questa valle presenta un ambiente estremamente arido, dove non cresce nemmeno un filo d`erba. Ê un antico fondo di un lago, dove le sue strane formazioni rocciose sono dovute a successivi movimenti della crosta, all`erosione del vento e al successivo indurimento degli strati rocciosi, a causa dell`azione del sale e della completa assenza di umidità.
Dal Cile sono entrato finalmente in Argentina, quella che tutti definiscono come la gemma del Sud America.
Finalmente caffè italiano, finalmente buon vino, finalmente succulenta carne alla griglia... ci voleva propio, non aspettavo altro!!!!!
Dopo le prime tappe, i giorni sono volati visitando alcuni amici argentini conosciuti lungo il cammino dal Messico fino a qua...
Gli argentini sono fantastici e le argentine ancora di più!!!!
Per chi non lo sapesse qui è Primavera... sapete già come mi piace questa stagione... saranno i profumi, le tiepide sere... è tutto un subbuglio!!!
Qua è come mi sentissi un pò a casa e a dirla tutta si potrebbero trovare migliaia di similitudini tra Italia e Argentina.
Per rispondere a tutti quelli che avevano una mezza intenzione di fare un salto da queste parti per curiosità..... non potete assolutamente mancare - parola di Masoni!!!! -Vi lascio e mi lascio rotolare verso sud!
Proxima estaciòn: Patagonia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

"Continente vivo
desaparecido solo qua,
sotto un cielo avorio,
sotto nubi porpora.
1000 fuochi accesi, 1000 sassi sulla via,
mentre un eco piano
da lontano sale sù
qua giù...
Un pianto lungo secoli
che non ti immagini...
e polvere di polvere
di storie mobili.
Sopra un onda stanca che mi tira sù..
mentre muovo verso sud.
Sopra un onda stanca che mi tira sù..
rotolando verso sud................"

1 dic 2007

El Salar de Uyuni

Sfortunatamene credo di aver perso tutte le foto del Salr de Uyuni, questo è l`unico video che si è salvato.
"Gravado en la isla Incawasi"... disfruten: