27 mar 2007

Welcome to Belize - Welcome to Caribe


21/03/2007 - Caye Caulker - 2 mt

Primo giorno di Primavera, anche se qua e' praticamente estate.
Caye Caulker e' un'isola che si trova a 32 km da Belize City, sulla costa, un'isola nata dall'accumulo dei detriti della barriera corallina del Mar dei Caraibi, che inizia propio qua. L'isola si estende per 6,5 km in lunghezza e 600 mt di larghezza e si alza al massimo 3 mt dal livello del mare... in pratica, scusate il mio catastrofismo, in alcune decine di anni e' destinata a scomparire sotto l'inalzamento delle acque oceaniche.
Uno strato di mangrovie copre buona parte del perimetro dell'isolotto mentre file di palme da cocco provvedono all'ombra per i suoi pigri abitanti. Sull'isola caraibica aleggia costantemente il reggae di Bob Marley e di Gregory Isaac diffuso dalle potenti casse audio delle bancherelle gestite quasi unicamente da arroganti rasta che vivono qui da ormai diverse generazioni.
Poco piu' a largo dalla costa si trova un luogo unico al mondo: the Blue Hole, un profondo buco di color blu intenso nel mezzo delle acque cristalline, creatosi per il collasso di una cavita' sommersa... un vero paradiso per chi ha la possibilita' di fare immersioni, perche' in fondo il Belize e' una meta turistica quasi esclusivamente per coloro i quali vivono piu' sotto al livello del mare che sopra sulla terra ferma.
Per attraversare il Belize in lunghezza sono necessari tra i 12 e i 15$, sufficienti a pagare i bus che ti trasportano da una parte all'altra, ma questo non perche' tale paese sia molto economico - al contrario - il fatto e' che la sua superficie e' abbastanza ridotta. Gran parte dei suoi abitanti vive a Belmopan, Belize City (la citta' piu' grande con appena 49.000 abitanti) e nei diversi cayes sparsi nella barriera corallina. Piu' che in America Latina la sensazione e' quella di essere finiti in uno stato sperduto degli USA. La lingua piu' diffusa e' l'inglese. Perfino lo stile di vestire e' made in USA... i rappers e il loro atteggiamento presuntuoso regnano indisturbati. I bus statali non sono altro che i vecchi pulman scolastici acquistati dagli States. Salendo su uno di questi mezzi o semplicemente gironzolando per le assolate strade del Belize si incontrano facce che ricordano probabilmente dei galeotti poco raccomandabili. La verita' e' che il Belize e' diventata la patria di chi cerca di cncellare il passato e di rifarsi una vita in questo paradiso tropicale... ex-veterani di guerra, ex-detenuti o semplicemente gli eredi degli schiavi africani, traspotati ai tempi del colonialismo su galeoni inglesi x sottometterli ai lavori forzati, sono oggi coloro i quali vivono in queste terre o pescano nelle loro acque.

26/03/2007 - Coban - 1320 mt

Di ritorno in Guatemala!
Dopo aver attraversato il Belize sono giunto alla sua estremita' meridionale: Punta Gorda.
Da li' si prende una "lancha" che in 45 minuti attraversa il piccolo "Gulfo de Honduras" e approda a Livingston, un paesotto posizionato sul piccolo sbocco al mare dei Caraibi appartenente al Guatemala.
Livingston e' il punto in cui il grande Rio Dulce riversa le sue acque sul golfo, risalendo il fiume si attraversa la giungla abitata ancora dai diretti discendenti dei Maya e si giunge al Lago de Izabal, il maggior lago guatemalteco.
Da laggiu' mi sono diretto nuovamente verso nord, fino a raggiungere "Las pozas de Samuc Champey", una serie di pozze d'acqua color turchese formate x l'erosione di roccia carsica... descriverle e' arduo, immaginarsele credo ancora di piu': sono una serie di tunnel profondi e di cascate che si fanno strada all'interno di strati rocciosi lasciando alle acque in superficie la liberta' di scorrere tranquillamente all'interno di piscine naturali che si susseguono verso valle a gradoni fino a ricongiungersi con le impetuose acque delle rapide sotterranee, in pratica differenti corsi d'acqua che si sono sviluppati su due piani distinti.
Devo dire che sono un po' stanco, domani me ne vado ad Antigua x cercare un po' tranquillita' e fermarmi qualche giorno.

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