27 mar 2007

Misteri Maya


I Maya rappresentano una delle civilta' piu' "grandi" che sia fiorita sul pianeta Terra. Sparse attraverso le foreste dello Yucatan e le terre montagnose dell'attuale Guatemala, esiste un numero incredibile ddi citta' antiche, di templi, di piramidi a gradoni, di piazze e centri cerimoniali squisitamente adornati con pietre scolpite di iscrizioni geroglifiche.
Sperduti nelle giungle dell'America Centrale i Maya si presentavano tanto "elevati" quanto remoti. Piu' che la loro apparizione nella storia del continente Meso Americano, quello che ci sorprende maggiormente e' la loro improvvisa scomparsa. Nell'anno 830 D.C., dopo 500-600 anni di intensa attivita', I principali centri furono lasciati alla merce' del tempo e della selva. Di tutti gli enigmi lasciati dai Maya questo sembra essere il piu' grande!
Esiste la possibilita' che i Maya abbandonarono coscentemente la loro civilta' quando questa stava al suo apogeo.
Pero-, se fosse cosi', perche' lo fecero? Se a questo si somma l'mprovvisa sospensione delle costruzioni e particolarmente del registro delle date attorno all'anno 830 D.C. il Mistero Maya si infittisce.
In un qualche momento non troppo lontano a 2000 anni fa un popolo chiamato Maya comincio' a lasciare indizi importanti della sua presenza in America Centrale. In questa area (Messico e Yucatan principalmente) i Maya erano stati preceduti da un gruppo misterioso chiamato Olmechi, le cui origini lungo la linea costiera del Golfo del Mesico datano almeno 4000 anni fa, e dai Zapotechi delle terre montagnose di Oaxaca, al sud del Messico, il cui gran centro, chiamato Monte Alban, fu fondato nell-anno 600 D.C. Coincidendo con l'apparrizione dei Maya fiori' la gran metropoli di Teotihuacan, situata al centro del Messico, qualche decina di chilometri a nord-est dell-attuale Citta' del Messico.
Sebbene avessero in comune con i loro vicini un'agricoltura basica, un calendario sacro di 260 giorni e il gioco della "pelota", i Maya erano diversi artisticamente ed intellettualmente. Avendo dato inizio alla loro storia forse da un centro collocato nel Peten, nella giungla guatemalteca, ed estendendosi da li' verso TikalPalenque, Copan e Quirigua, gia' nell'anno 500 D.C. vennero inalzate le piramidi e i templi piu' grandi e furono scolpite gigantesche stele sulle quali ogni 5, 10 o 20 anni si registravano date e altre informazioni. Dopodiche, con la fine del Baktun 9 e l'inizio del Baktun 10, nell'anno 830 D.C., giunse l-improvvisa decadenza o scomparsa del Periodo Classico Maya. Alla fine del secolo X la scena Maya, o meglio dei suoi discendenti, appare completamente distinta. Nel nord dello Yucatan era iniziato un mescolamento tra i maya e i suoi vicini messicani Toltechi. Nonostante si raggiungano grandi conquiste architettoniche, come quelle che si possono ammirare a Uxmal e Chichen Itza, gia' non compaiono piu' grandi monumenti di pietra che registrano date interminabili e dati astronomici.
Quello che in realta' giace nella giungla delle terre basse del Peten e' mplto differente da quello che descrive l'archeologia. Come una costellazione stellare impressa nelle giungle dell'America Centrale, il modello che congiunge i diversi centri della era Classica si fa strada attraverso il labirinto del tempo. I templi piramidali e le piazze sparse con grandi monumenti di pietra, scolpiti riccamente di geroglifici e dati astronomici, rappresentano un'operazione di registro cientifico piu' preciso di qualsiasi altra conosciuta dall'umanita'. In realta', presi come un tutt'uno, i centri Maya dell'Era Classica del Baktun 9, sembrano una precisa rappresentazione di una mappa cosmica.
Evidentemente per i maya del Classico piu' importante che conquistare territori e di gettarsi in sanguinose battaglie, fu la necessita' di annotare i cicli del pianeta Terra attraverso un singolare sistema matematico. I Maya riuscirono infatti a ideare un Codice Sacro, denominato Tzolkin, che rappresenta una matrice matematica molto semplice che permette il maggior numero possibile di trasformazioni astronomiche, trasmissioni e trasduzioni, in una parola, e' una vera e propria tavola periodica delle frequenze galattiche.
Il Tzolkin e' formato da da 13 numeri e 20 simboli e gli stessi 20 simboli non sono altro che numeri nascosti sotto le vesti di geroglifi. Il Calendario Sacro e' una specie di alfabeto: combinando numeri e simboli si puo' esprimere un'infinita' di nozioni e si apre la strada al conoscimento. La ripetizione dei giorni (Kin) crea cicli armonici chiamati vinal, tun, katunes, baktunes, ecc..... e le sequenze dei cicli armonici presi come insiemi piu' grandi, descrivono le frequenze o calibrazioni di un ordine piu' grande, quello del pianeta Terra in relazione al Sole e alle galassie che stanno piu' distanti.
Alla fine del secolo XIX, archeologi e pensatori puramente "scientifici"tali come Alfred P. Maudslay, Ernest Willen Forstemann e Herbert J.Spiden si sono destreggiati nel tentare di comprendere il sistema matematico e astronomico dei Maya. Nel 1927 si completo' quello che si conosce come la correlazione della cronologia Maya-Cristiana di Goodman-Martinez Hernandez-Thompson. Questo ubica l'inizio del "Gran Ciclo" Maya tra il 6 agosto e il 13 agosto dell'anno 3113 A.C. nel calendario cristiano. nella cronologia maya questa data si scrive cosi': 13.0.0.0.0. Questa stessa data si ripetera' il 21 dicembre dell'anno 2012 D.C.
Questo significa che tra la prima data e la seconda sono trascorsi 13 cicli di poco meno di 400 annicada uno. Questi grandi cicli furono chiamati dai Maya Baktunes. Visto che nella data 13.0.0.0.0. il coefficiente 13 si riferisce al culmine di un Gran Ciclo di 13 baktunes, il primo baktun di un nuovo ciclo e- effettivamente il Baktun 0, il secondo e' il Baktun 1, e cosi' via. Quella che viene chiamata civilta' Classica Maya si e' sviluppata quasi completamente nel decimo ciclo, il Baktun 9, 435-830 D.C.
Quello che troviamo veramente registrato nei grandi monumenti di pietra e in alcuni dei rari codici esistenti o manoscritti pitturati sono la relazione tra l'armonia galattica e i cicli dei pianeti. Per questa ragione in luoghi come Copan, Quirigua e Tikal i maya inalzavano "registratori del tempo" ogni 5, 10 o 20 anni. Ma non erano solo anni quello che commemoravano se no numeri armonici che appaiono come equivalenti fattorizzati di 5, 10 e 20 anni. Cosi' 5 "anni" sono in realta' una calibrazione di 1800 kin, 10 "anni" 3600 kin e 20 "anni" sono 7200 kin.
Queste calibrazioni armoniche - 1800, 3600, 7200, ... kin -corrispondono a misure di un modello galattico o raggio di sincronizzazione. E' come se i maya credessero che la Terra fosse entrata in un immenso raggio galattico emanato da un nucleo cosmico! Dalla prospettiva maya questo raggio avrebbe un diametro di 5200 tun che si traduce in 5125 anni terrestri di diametro. L'inizio del nostro ingresso in questo raggio corrisponde al 13 agosto del 3113 A.C. Avendo 5200 tun di durata, il modello armonico, il modelloarmonico galattico appartiene a una serie difrattali basati sul numero 52. Dovendo la Terra atraversare l'intero diametro del raggio galattico, il nostro pianeta lo avra' interamente percorso interamente in un totale di 5125 anni, uscendone nel 2012. A questa data la Terra avra' concluso il suo ciclo. E' strano osservare che la data 2012 compare spesso anche in molte profezie di differenti religioni o antiche civilta' del nostro pianeta. Ma il codice Tzolkin non fu ereditato per preannunciare la fine della vita sulla terra, se non per permettere la conoscenza dell-inizio e dell afine del ciclo, al termine del quale si effettuera' il "gran passo", quello di una nuova era.
Per comprendere esattamente di cosa si tratta e' meglio lasciar perdere le fantasiose teorie di centinaia di studiosi che si sono cimentati in quetsa ardua impresa e aspettare i 5 anni che ci separano dal misterioso appuntamento con il nostro destino.
Il baktun 9, ossia il decimo ciclo, fu il periodo piu' importante per registrare le correlazioni armoniche del raggio galattico con il ciclo annuale della Terra, del Sole, della Luna e di tutti gli altri pianeti del sistema solare.
In questo periodo i Maya cominciarono a costruire e a registrare conmaggior fervore come mai si era verificato. Questa attivita' si sviluppo' non solo a Tikal ma anche a Copan, Quirigua e palenque, e in molti altri centri. Sembra quasi che i Maya si stessero preparando.... tutto doveva essere pronto per un momento esattamente preciso.
Il momento non e' un mistero e fu scoperto da Ernst Forstemann che lo individuo' nella data maya 1366560, un numero fenomenale, divisibile o con possibilita' di essere fattorizzato per tutti i numeri chiave corrispondenti a tutti i cicli armonici. Come numero Kin trascorso dal 3113 A.C., il 1366560 corrisponde alla data 631 D.C. Se ci fosse una fase galattica significativa in accordo con le credenze maya questa si troverebbenel periodo di 52 anni tra il 631 e il 683. Questo lapso di tempo casualmente corrisponde alla durata della vita del famoso Pacal Votan, sovrano di Palenque. la sua tomba, unica in tutto il Mesoamerica, e' la sola che possa essere comparabile alla tomba della gran piramide di Giza in Egitto. Fu scoperta all'interno del Tempio delle Iscrizioni di Palenque.
Portata alla luce solo nel 1952, la tomba di Pacal Votan si e' convertita in una delle piu' celebri e sensazionali meraviglie dei misteri maya. la scultura che si trova sul coperchio del sarcofago e' stata interpretata in differenti modi e c'e' chi la descrive come un astronauta in una capsula spaziale o comela rappresentazione di un re che alla mortediscese verso le fauci del mostro Terra. Qui inizia la leggenda di pacal Votan, "maestro galattico", che dichiaro' egli stesso di essere un serpente, un iniziato, un possessore della conoscenza.
La leggenda racconta che Pacal Votan, sebbene in apparenza mortale, fosse tornato alla sua patria stellare, in un'altra dimensione, a Valum Chivim. Una volta giunto la' informo' che i Maya sulla Terra erano in grado di interpretare e conoscere le relazioni galattiche e l'attivita' armonica relazionata con la Terra all'interno del raggio galattico di 5200 tun. Curiosamente esiste un "tubo di comunicazione" che va dalla
Piramide delle Iscrizioni fino alla Torre dei Venti, una struttura architettonica unica tra le rovine maya e che si presume fosse una torre di osservazione astronomica di assoluta precisione.
Leggende di Pacal a parte e' probabile che la soluzione dei misteri maya stia sotto ai nostri occhi.
La spiegazione di tanti dubbi sta proprio in quelle pietre lasciate a testimonianza della presenza di una civilta' "avanzata". Ma come sono riusciti i Maya,senza cavalli, ne' ruote, ne' metalli a costruire delle vere e proprie metropoli dell'eta' della pietra? Quanti uomini avranno utilizzato? E come sono riusciti a trovare i materiali per inalzare edifici cos' imponenti e tanto duraturi nel tempo?
Uno studio effettuato dagli archeologici de "El Mirador", quella che, secondo le ultime fonti, dovrebbe corrispondere alla capitale del popolo Maya, dimostra che per poter costruire una citta' cosi' grande era necessario tagliare milioni di blocchi e produrre migliaia di tonnellate di calce.
Ma come si produceva la calce all'epoca? Era necessario semplicemente trovare le opportune pietre, tagliare qualche ettaro di foresta e forse, dopo un giorno di lenta combustione delle pietre, un quintale di calce era pronto per fissare qualche metro cubo di parete. immaginarsi per costruire un'intera citta'... forse si sarebbe dovuta abbattere l'intera foresta, forse non siamo troppo lontani dalla realta' e da quello che e' accaduto.
Del resto... un terreno ricco solo superficialmente come quello della giungla non puo' dare da mangiare per lungo tempo e in abbondanza quando viene eroso e completamente dilavato per mancanza di protezione arborea....
percio' senza piu' cibo e con un disastro ambientale alle spalle la cosa piu' ovvia da fare sarebbe quella di cercare un'altro posto dove andare a vivere. Le ultime ipotesi degli archeologici interessati allo studio de "El Mirador" spiegano che probabilmente la stessa dinastia di questa imponente citta' sia quella che successivamente abbia fondato Tikal. Tutto questo sviluppo senza regole, questo degrado ambientale e questa crescita verticale della popolazione ricorda non troppo vagamente quello che sta avvenendo ai giorni nostri... non sara' che il Calendario Maya e tutti i geroglifi sparsi per il Mesoamerica costituiscano dei messaggi semi-profetici di avvertimento per le generazioni posteriori?
Il 2012 e' alle porte, basta solo aspettare pochi anni!

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