9 feb 2007

El Pueblo Fantasma


29/01/2007 - Real de Catorce - 2.800 mt

Real de Catorce e' un luogo veramente suggestivo e credo meriti di essere descritto con le stesse parole che mi hanno spinto a salire fin qui su' al nord, nel deserto del Messico, quelle che appartengono a Pino Cacucci nel "La polvere del Messico":
"La vegetazione e' una distesa brulla di cespugli spinosi punteggiata da lunghi tronchi contorti con dei ciuffi aguzzi sulla sommita', alberi che qui chiamano "palma del deserto". Piu' in alto cominciano i tornanti, e l'altopiano si allontana sul fondo degli strapiombi. Finalmente, dietro l'ultima curva, si spalanca davanti il budello nero dell'Ogario, il tunnel di 2 km e mezzo che immette nella citta' fantasma. Un tipo si avvicina... fa segno di avanzare verso l'imboccatura della galleria. Fino a una certa ora lui sta qui ad avvertire i rari viaggiatori se dall'altra parte qualcuno si e' avventurato in senso contrario. Una specie di telefono lo tiene in contatto col collega oltre la montagna. Quando se ne va a casa, infilarsi nell'Ogarrio comporta il rischio di fronteggiare un altro malcapitato per decidere a chi tocchi la retromarcia. All'inizio, la galleria ha una forma regolare come quella di una linea ferroviaria, ma piu' avanti si restringe e diventa una caverna, con le pareti scolpite a picconate. Quando ci si riaffaccia alla luce , e' come se si fosse spenta la macchina del tempo: resta solo il vento tra i veicoli , le pietre, attraverso le finestre e le porte senza battenti, che si insinua nelle rovine e consuma ogni giorno un centimetro di citta' disabitata. Real de Catorce e' morta dopo 50 anni di ricchezza, che l'avevano resa leggenda quando era ancora uno dei centri minari piu' conosciuti del paese. Qui gli Spagnoli hanno estratto quantita' di argento da rallentare il viaggio di innumerevoli bastimenti. Chiusa in una fortezza naturale di montagne grigie, sopravvive silenziosa nelle poche anime che si stringono nella parte piu' vicina all'uscita del tunnel" ... "Oggi restano aperte 2 sole miniere, anche se molti continuano a giurare sulla presenza di vene mai scoperte" ... "Nessuno sa dire quando e perche' Real de Catorce fu abbandonata dalla civilta'. Persino il nome rimane un mistero su cui le leggende hanno tessuto innumerevoli ipotesi. Real dei "Quattordici" perche'14 erano i soldati del re che giunsero qui x primi, ma anche perche' 14 sarebbero i soldati uccisi da altrettante frecce degli indios... ma 14 erano pure i tesori che le truppe di Pancho Villa avrebbero nascosto nelle cavita' qua attorno. Infine 14 giorni dura il "viaggio" col peyote degli indios Huicholes"... "gli Huicholes attendono la fine della stagione delle piogge che conclude il ciclo vitale del mais, e all'inizio della "temporada seca" convergono dagli stati di Jalisco, Nayarit e Zacatecas verso il cuore della Sierra Madre nordoccidentale, in un pelligrinaggio a piedi che puo' significare anche 2 mesi di marcia. Raggiunta la montagna sacra, i Huicholes si mettono alla ricerca del peyote che cresce soltanto ai piedi della pianta "gobernadora", detta cosi' prorio per la protezione che le sue radici offrono ai minuscoli cactus carnosi" ... "Il rito del peyote e'ancora una realta', e gli Huicholes sono tra i pochi del continente americano a conservare intatte le tradizioni antecedenti alla Conquista. Persino la parte di loro che si e' convertita al cattolicesimo venera un santo patrono che si chiama Santo Ñino del Peyote, il cui spirito benigno aleggia sulle montagne che circondano Real de Catorce"....
Io ci sono arrivato di notte con un intrepido taxi che si e' offerto di portarmi fin qua su' per farmi risparmiare tempo. Grazie a questa "mossa" l'indomani ho stretto nuove amicizie con le quali ho trascorso buona parte della mia permanenza al villaggio. Parlo di Manuela ed Elisa, due simpaticissime ragazze italiane con le quali ho stretto amicizia fin dal primo sguardo. Real de Catorce ricorda veramente i tempi del FAR WEST, impossibile resistergli!!! Il deserto che lo circonda e' altrattanto interessante... un luogo in cui non esiste il benche' minimo rumore... il silenzio assoluto!!!!
Dopo qualche giorno ho saluto i nuovi amici x tornare al DF a recuperare le mie cose, ma spero di rincontrarli presto, probabilmente molto presto: ci siamo dati un ipotetico appuntamento nei dintorni di Puerto Escondido...vediamo dove mi porta il vento!


> MUSICA

Affinche'l'atmosfera messicana possa esplodere durante la consultazione del blog puoi accedere direttamente a questa traccia con un semplice click qui sotto:


http://www.archive.org/details/llorona_858

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