17 set 2007

Spedizione al Roraima



Questa storia inizia alcuni anni fa in Romania
Mi trovavo con Katja in visita di Oana, un´amica conosciuta ai tempi dell´erasmus in Spagna.
Stavamo pranzando con la sua famiglia seduti a tavola ma nonostante il mio grande apetito la mia attenzione era stata rapita da un programma della National Geographic Channel alla televisione... si trattava di un documentario che presentava la difficile spedizione di un gruppo di scienziati e scalatori che doveva attraversare la giungla guyanese per la durata di un mese per giungere alla sommita´di uno strano monte piatto, praticamente sconosciuto, facente parte dello "scudo guyanese", su cui l´evoluzione della vita aveva preso una strana "piega" e per questa ragione meritava di essere studiata piú da vicino.
Io ero rimasto sconvolto dalla visione di quello strano paesaggio e mi ero ripromesso che avrei dovuto fare qualcosa per riuscire a vederlo con i miei stessi occhi, chissá... magari diventare scalatore proffesionista e cominciare a scalare pareti come quelle lassú...
Oggi so che quasi sicuramente quella montagna dovrebbe trattarsi del monte Roraima e che per scalarlo non sono necessarie corde e tende appese alle pareti, né un mese attraverso la giungla, ma che esiste un passaggio piu´facile.... come sempre la National Geographic cerca di complicarsi la vita!!!!
Ad ogni modo da quel giorno in Romania il Roraima era diventato, senza saperlo, uno degli "highlights" di questo viaggio sudamericano... bastava solo sapere dove era ubicato quello strano monte...
Ed eccolo lí, il monte Roraima, uno dei tepuis piú belli dello scudo guyanese, si trova giusto al confine tra Guyana, Venezuela e Brasile, in un´area ancora rivendicata da ciascuno dei 3 paesi. L´accesso alla sua superficie piana, nonostante la National Geographic si fosse impegnata per farmelo credere, non si trova dalla parte del Guyana, bensí dal lato del Venezuela.
Esistono anche tour che al giorno d´oggi ti possono portare fino alla sua cima, ma come al solito io ero in cerca di qualcosa di un pó piú originale... e cosí eccomi ancora una volta nelle vesti di organizzatore di spedizioni.
Avevo sentito dire che in quei giorni c´erano altri 2 viaggiatori in Santa Elena che cercavano la stessa "esperienza" e cosí mi sono messo a fermare gente per la strada... non é stato necessario fare grandi figure di merda, perché ormai credo di aver acquisito un certo fiuto per queste cose, e al primo tentativo, dopo un rapido incrocio di sguardi, ho fermato propio le persone giuste di cui avevo sentito parlare... com´é piccolo il mondo!
Dopo 5 minuti di presentazioni ci siamo seduti a un tavolo per scolarci qualche fresca "cervecita" e abbiamo cominciato ad organizzare il nostro viaggio nei minimi dettagli, riuscendo perfino ad incontrare altri 2 ragazzi per ammortizzare le spese... nessun portatore sfruttato e mal pagato, tutto portato sulle nostre spalle... tende, cucina da campo, viveri, acqua... il minimo indispensabile per una spedizione di 6 giorni e ovviamente una guida indigena esperta che ci accompagnasse fino alla cima.
Tutto pronto in un giorno e mezzo!!!
Abbiamo cosí camminato attraverso verdi praterie, seguiti da nubi di farfalle color limone, abbiamo attraversato le rapide dei fiumi fino a giungere ai piedi delle pareti verticali del Roraima e da lí abbiamo seguito un impervio sentiero attraverso la giungla che si arrampica su per il monte fin dove riesce, passando sotto le piccole cascatelle che si formano con le piogge delle notti precedenti e che si buttano a precipizio giú per il dirupo.
La fatica si é ovviamente fatta sentire ma ne é valsa completamente la pena.
Lassú tutto cambia, il paesaggio diventa surreale... non avevo mai visto nulla di simile!
Piante mai viste, formazioni rocciose che creano stranissime forme, immensi giardini fioriti dai mille colori, strani piccoli insetti ed anfibi tutti di color nero per difendersi dalle intense radiazioni UV, sentieri, pozze naturali e cascate tapezzate di quarzi ed altri preziosi cristalli che sbucano da ogni punto............ incredibile davvero!!!!!!
Senza parlare del suggestivo panorama che si gode all´alba: l´umiditá della foresta ai piedi dei tepuy forma una densa nebbiolina che comincia ad alzarsi infrangendosi contro le pareti dei monti... Wauuuuuuhhhhhhhhhh !!!!!!!!!!!!!
Sono stati 6 giorni super intensi e che sicuramente ricorderó per i resto della mia vita... devo dire inoltre che il gruppo non si deve essere formato per caso... parlo soprattutto della presenza di Mauritz, un ragazzo tedesco che vive da tempo in Austria interessato all´aspetto educativo di un ipotetico ecovillaggio... con lui ho passato nottate intere sotto le stelle e lunghe ore di cammino a parlare dei sogni e di possibili futuri progetti. Sono quasi sicuro che presto ci rincontreremo!
E cosí si conclude un piccolo sogno iniziato tanti anni fa durante un´altro bel viaggio a spasso per il pianeta.

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