17 set 2007

La Gran Sabana

11/09/2007 - Santa Elena de Uairen (Venezuela) - 500 mt

La traversata del Rio delle Amazzoni e' terminata a Manaus, la capitale amazzonica del Brasile, al centro dell'immensa foresta, una citta' cresciuta nello splendore e nella ricchezza grazie alla raccolta del prezioso cauchu', ma che dopo la sua sostituzione con i derivati del petrolio e' caduta nella decadenza. Una citta' caotica che si espande ogni giorno di piu' con nuove favelas, togliendo aggressivamente spazio alla foresta. Quel che rimane del suo antico splendore e' un grande porto fluviale, centro di migliaia di scambi commerciali ed affari di ogni genere e il suo bel teatro dell'opera, costruito con marmi italiani e sullo stile dei piu' sfarzosi palazzi europei. Ho avuto occasione addirittura di assistere all'opera in questo meraviglioso monumento brasiliano. Ci sono andato con Luca, un amico con cui ero in contatto da molto tempo e con cui avrei dovuto incontrarmi a Maues, poco piu' a valle del Rio, ma che per una serie di casualita' ho incontrato al molo dei battelli mentre una marea di gente mi stava marciando contro.. l'ho intravisto tra la folla e l'ho raggiunto in tempo. In realta' il programma era di raggiungerlo direttamente a casa sua e di lavorare per un breve periodo nella sua impresa, ma una serie di ritardi accumulatisi durante il tragitto mi hanno costretto a rimandare questa esperienza a data da destinarsi. Ad ogni modo il tempo trascorso con lui e' stato piacevole ed interessante, immersi in lunghi discorsi che mi hanno dato la certezza che presto ci rivedremo... colgo l'occasione per ringraziarlo ancora una volta per la sua enorme gentilezza.
Da Manaus sono risalito a nord e dopo 18 ore di bus attraversando la selva sono giunto in Venezuela. Mi trovo nella Gran Sabana, una regione pianeggiante molto vasta, interamente ricoperta da erba e di estrema bellezza. Un paesaggio che ricorda da vicino l'Africa... e c'e' anche un motivo, ma ve lo spiego fra poco!
L'area e' scarsamente popolata, l'unica cittadina di una certa importanza e' Santa Elena, mentre il resto della regione e' abitata dalle popolazioni indigene Pemon.
Fino a non poco tempo fa questa zona era inacessibile via terra. Poi, nel 1973 e' stata progettata la strada di connessione tra Santa Elena ed El Dorado, completata solo nel 1991, ed ora e' possibile accedere a uno dei paesaggi piu' spettacolari della Terra. La vera attrazione della Gran Sabana e' costu¡tuita dalle enormi montagne piatte chiamate "Tepuis". Esistono oltre un centinaio di questi tavolati che ricoprono un'area che si estende dalla Guyana e dal Brasile fino al confine con la Colombia. Da queste montagne che sembrano essere state tagliate orizzontalmente cadono a precipizio enormi cascate che si perdono nella foresta sottostante. Nascosta in questo labirinto di montagne c'e' anche il Salto Angel, la cascata piu' alta del mondo.
L'origine dei tepuis ha una storia tutta sua ed e' tanto antica quasi quanto il nostro pianeta.
Il tutto risale a quando Africa e Sud America erano unite a formare un unico supercontinente chiamato Gondwana. Attraverso alcune speciali tecniche radiometriche, infatti, si e' potuto determinare che le roccie intrusive trovate nei tepuis facevano parte di un antico sistema montagnoso del Gondwana. Successivamente Africa e America si separarono e il sistema ando' erosionandosi grazie all'incessante forza dell'acqua e del vento i quali trasportarono i suoi resti sopra il "Escudo Guyanes". Tra queste montagne si incontrano alcune delle rocce piu´antiche della geocronologia del nostro pianeta, appartenenti al periodo Precambrico, e che risalgono a circa 1500 - 2000 milioni di anni fa. In pratica, visto che ogni montagna e´separata l´una dall´altra ed e´ isolata dalle vallate sottostanti da centinaia di metri di pareti verticali, qui la flora e la fauna si sono evolute differentemente su ciascuna di queste alture.
Questo e´un piccolo paradiso per i botanici e gli studiosi di insetti, che ad ogni esplorazione riportano la scoperta di nuove e sconosciute specie, prendete ad esempio Oreophynella quelchii, una minuscola rana di colore nero che popola il monte Roraima, una specie molto antica che qui e´riuscita a conservare molte delle sue caratteristiche primitive e che e´relazionata molto di piu´con le rane africane che con quelle sudamericane. Si presume che questo piccolo anfibio vivesse gia´prima dell´arrivo dei dinosauri ... una specie di pezzo d´antiquariato raro ancora vivo vegeto.Tra la flora si sono scoperte decine di piante insettivore che riescono a sopravvivere nonostante le difficili condizioni climatiche di questi luoghi.
Queste terre evocano un senso di mistero e di attrazione per molti, esiste una grande energia che ha attirato negli anni persone di tutti i tipi, lo dimostrano le numerose comunita´che sono cresciute nel corso del tempo attorno a Santa Elena, templi, chiese, centri di aggregazione di ogni tipo e religione.
Sara´ forse per i numerosi avvistamenti di UFO che ci sono stati qua attorno... piu´del 70% della popolazione, infatti, sarebbe pronta a giurare di averne visto almeno uno da quando e´ venuta a vivere qua...
Sara´ forse per le enormi ed incalcolabili ricchezze che si trovano tra la roccia di queste terre... sono numerosissime le miniere di ferro, oro, diamanti, quarzo ed altre pietre preziose... incluso e´stata scoperta la abbondante presenza di uranio... e ottenere tutto questo non e´nemmeno troppo difficile, ma ufficialmente nulla di tutto cio´si potrebbe prelevare visto che ci si trova in una delle piu´grandi aree indigene del continente americano...
Sara´ che qui la corruzione e il contrabbando vivono indisturbati...
ad ogni modo cé un sacco di gente che e´giunta qui con l´idea di fermarsi qualche giorno e poi ci si e´fermata la vita intera.
Questo luogo e´veramente suggestivo e merita decisamente un po´piu´di tempo per essere descritto.




Questo è uno dei preziosi quarzi color arancio che si trovano nella ricca regione della Gran Sabana.
Sembra un pò la sacra pietra di "Indiana Jones e il Tempio Maledetto"!!!

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