17 set 2007

El Salto Angel

Nel 1920, mentre effettuava un volo di dimostrazione in Sud America, James Angel fu costretto a realizzare un atterraggio d´emergenza su un altipiano andino a 3.500 mt d´altezza, a causa di un avaria al motore. Jimmy riuscí presto a ripartire grazie a una riparazione eseguita servendosi della suola delle sue scarpe. Da quel giorno la sua fama lo precedette ovunque si muovesse. Un giorno, quando il pilota nordamericano si trovava a Panama, fu raggiunto da un´anziano uomo, suo compatriota, che si presentó proponendogli uno strano affare, si trattava di effetturare un volo ben remunerato con un pericolso atterraggio in un luogo segreto a sud del Rio orinoco, in Venezuela.
Jimmy non dette molta attenzione alle parole dell´anziano e per toglierselo di torno gli disse di sí a patto che pagasse in contanti una somma pari a 5.000 $, una cifra che presumeva improponibile.
La sorpresa di Jimmy fu grande quando al mattino seguente l´anziano signore bussó alla sua porta con alla mano l´assegno da 5.000 $. Uomo di parola, Jimmy accettó definitivamente l´offerta e pochi giorni dopo i due si rincontrarono in un luogo prestabilito nello stato sudamericano.
Angel effettuó volo e atterraggio senza nessuna difficoltá su una piccola savana in cima di a promontorio di circa 2.600 mt. Lí dovette aspettare per circa due giorni il suo compagno di viaggio, dopo che questo si era dileguato nel nulla. Al suo ritorno l´anziano uomo era carico di pepite d´oro trasportate all´interno di alcuni sacchi.
Lo stesso giorno i due tornarono direttamente a Panama e nonostante tutta questa storia fosse alquanto sorprendente, presto Jimmy si dimenticó del tutto, preso da 1000 nuove avventure da pilota.
Quattordici anni dopo il destino decise che i due uomini si rincontrassero a bordo di un treno... i 2 parlarono dell´ormai lontano viaggio vicino all´Orinoco. L´anziano chiese a Jimmy se fosse diventato rico in seguito a quel avvenimento e il piolta rimase un po´sconcertato per quella domanda... l´anziano chiarí che quella piccola savana sull´altura dove Jimmy era atterrato si trattava dell´unico El Dorado esistente di cui i conquistadores tanto avevano parlato nel passato: l´oro si trovava direttamente sulla superficie del suolo, non serviva nemmeno scavare. L´anziano aveva immaginato che Angel, avendo notato l´abbondante carico d´oro con cui lui aveva fatto ritorno, fosse tornato per propio conto sul posto per cercare le ricchezze che nascondeva.
Ma non era nadata cosí!
Correva l´anno 1934 e Angel tornó immediatamente in Venezuela per trovare il famoso El Dorado. Assieme a sua moglie Maria racimolarono tutti i risparmi dell´impresa e decisero di tornare a cercare quel luogo segreto a bordo dell´aereo "Rio Caroni".
Dal ritorno in Venezuela Jimmy aveva effettutao molti voli ma non era mai riuscito ad incontrare nuovamente quella piccola altura. Una mattina, durante uno di quei viaggi Jimmy notó un´enorme cascata che sgorgava da un´alta montagna, secondo i suoi calcoli si trattava di un salto di circa 1000 mt... se i suoi calcoli non sbagliavano quella doveva essere la cascata piú alta mai vista al mondo!
Le spedizioni proseguirono alla ricerca dell´oro fino a quando Jimmy riconobbe sull´Auyantepuy un paesaggio che gli ricordava quello del lontano viaggio.
Il 9 ottobre del 1937 effettuarono l´atterraggio sulla meseta del promontorio, ma questa volta con piú problemi del previsto, i passeggeri saltarono fuori dal portello anteriore per uno schianto delle ruote del veicolo su un terreno tortuoso, salvandosi per miracolo.... l´aereo era fuori uso e la radio pure.
Con i pezzi delle ali dell´aereo scrivettero a caratteri cubitali "ALL OK" e con una freccia indicarono la direzione che avrebbero preso per cercare di uscire dal luogo dell´incidente. Dopo quell´odissea, James Angel trascorse un breve periodo in Venezuela per poi ritirarsi a vivere a Panama, dove morí nel 1956. Il suo ultimo desiderio fu di spargere le sue ceneri sopra il luogo che tante avventure gli aveva fatto vivere.
Sua moglie Maria lasció cadere la nube di ceneri propio sopra il Salto Angel, cosí nominato per il suo celebre scopritore, riportando il suo defunto marito al luogo che tanto aveva amato... ma del El Dorado... nulla!!!
Oggi l´unico modo per visitare la cascata piú lunga del mondo é affittare un piccolo bimotore e giungere al villaggio indigeno di Canaima, da dove partono le escursioni organizzate. Da Santa Elena mi sono spostato a Ciudad Bolivar dove mi sono precipiotasamente diretto al piccolo aereoporto, lí ho incontrato diversi tizi che cercavano di farsi concorrenza per offrirmi il tour piú economico. Dopo una breve riflessione al bagno, prima di uscire dalla toilette incontro un giovane che mi stava pedinando che dice di lavorare per conto di suo zio e che sarebbe in grado di offrirmi il miglior prezzo per il Salto Angel, riesco quindi a fargli spremere la somma ai minimi termini e mi ritrovo presto su un vecchio aereoplano destinato al trasporto viveri per Canaima, seduto propio di fianco a un anziano pilota, che dice di chiamarsi José Giuseppe, il quale fa partire la "carretta" con due pugni sul cruscotto. L´aereo parte e José non sembra preoccupato del volo, si legge infatti nel frattempo metá del giornale che io avevo fregato al bar dell´aereoporto...ad ogni modo arriviamo a destinazione sani e salvi.
Il Salto Angel durante la stagione delle piogge e´una cascata di dimensioni indescrivibili, un salto d´acqua che precipita da quasi 1 km d´altezza, direttamente dalle nuvole, fino a terra, dove inconra la foresta e si perde a formare un turbolento fiume.
Per raggiungerlo é necessario perdere una giornata di viaggio dall´accampamento base di Canaima. La cascata si nasconde all´interno di un labirinto intricato le cui mura sono costituite dalle pareti verticali delle montagne e il cui corridoio é segnato da un fiume che si perde in mezzo ai meandri della foresta... é necessario scendere piú volte dalla canoa per evitare le turbolente acque delle rapide, proseguendo a piedi in mezzo alla giungla fino a quando si viene avvolti da un nuvola di pioggia trasportata dal forte vento spazzato dalla caduta dell´enorme massa d´acqua... alla vista del salto lo spettacolo ti toglie il fiato, senza permetterti di pronunciare una sola parola ... e si puó aprezzare nel profondo la forza e la bellezza della natura in tutto il suo splendore!!!
Magnifico!!!

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