10 lug 2007

Bienvenido a Colombia - Bienvenido a Sur America

12/07/2007 - Medellin (Colombia) - 1600 mt

Senza parole!
Pochi giorni.... forse una settimana?
... e me ne sono gia' innamorato!!!
Sara' che non vedevo l'ora di arrivarci e che l'attesa sulla barca si faceva sempre piu' esasperata, sara' che finalmente ho raggiunto il Sud America, il continente incantato, ma questa terra mi fa veramente impazzire!
Colombia, un paese che con la sua particolare geografia si affaccia sia sul Pacifico che sui Caraibi, attraversato da 3 catene montuose, incluse le Ande, disseminato di foreste inesplorate e coperto in parte dalla foresta Amazzonica.
Colombia il paese che in proporzione alla sua superficie possiede il maggior numero di specie vegetali e animali al mondo, molte delle quali rare e poche conosciute, come lo sono i suoi frutti incredibili ad esempio, dall'aspetto veramente insolito e dal gusto sublime.








Colombia un paese da sempre classificato "ostile", tristemente noto per la violenza, la guerriglia e il narcotraffico.
Colombia un paese dove tutto e' piu' facile, fare amicizia, conseguire droga, legare con una donna, visitare luoghi insoliti, assistere ad eventi originali o volare (nel vero senso della parola)... insomma basta chiedere e ti sara' dato!!!
Sono sbarcato a Cartagena assieme ad Owen (the fucking english) e Raphael (el jodido frances).
Cartagena l'"eroica", cosi' chiamata perche' e' riuscita a resistere eroicamente a decine di assalti pirati (compreso quello del 1586 sotto il comando del capitan Drake), quando era uno dei piu' importanti porti del mondo, la citta' dove giungevano tutti i tesori e tutto l'oro del Sud America per poi essere imbarcati su grandi galeoni verso la Spagna.







Vederla dal mare, quando si entra nel porto, e' ancora piu' suggestivo. Il suo centro storico e' incredibile: grandi case coloniali che affacciano i loro suggestivi balconi su stradine ciotolate.
Sono state sufficienti poche ore e gia' conoscevamo mezza citta'... dai propietari degli ostelli, ai venditori per le strade, dagli artigiani nomadi agli studenti della citta'... quante storie incredibili!!!
Ho subito notato un'atmosfera diversa, diversa dai paesi centroamericani finora visitati... quella stessa atmosfera che mi ricordava il Peru' e che volevo assolutamente rivivere...
E' difficile da spiegare ma ora mi sento veramente in America Latina, lo sento negli odori e nei suoni e perfino nei sapori... e questo mi fa assolutamente felice e mi ricarica di nuova energia!
Solo adesso le canzoni di Manu Chao cominciano a fare il loro effetto e a trasportarmi completamente nella loro atmosfera.
Umore alle stelle!!! ... sono finalmente arrivato in Sud America, con grande ritardo, ma eccomi qua.
Questo e' il continente delle grandi altitudini, delle interminabili distanze, delle giungle inesplorate e degli immensi fiumi. Un continente con grandi differenze ma allo stesso tempo con una storia comune che lo unifica.
Vorrei conoscere tutto, visitare ogni singolo angolo di questo paese anche se l'accesso alla maggior parte dei parchi naturali e' per lo piu' impraticabile.









Ora mi trovo a Medellin, la citta' dell'eterna primavera, famosa per essere la patria delle ragazze piu' belle del mondo, ma forse ancora piu' nota per essere stata la zona dove Pablo Escobar esercitava indisturbato il suo potere. Se si chiede in giro alla gente che cosa pensa di questo boss del narcotraffico, sicuramente verra' ricordato come il piu' grande eroe colombiano, tanto che ora le magliette con il suo volto stampato vanno a ruba, facendo concorrenza a quelle del Che'.
A Medellin ho inaspettatamente potuto rimettermi in sella di una vespa, il propietario dell'ostello me l'ha prestata per andare a Santa Fe, un piccolo villaggio coloniale sulle montagne della regione di Antioquia... Antioquia by Vespa!
Non e' propio come volare con la mia Vespa Teresa ma e' stato molto interessante poter guidare il due ruote Piaggio su' e giu' per le Ande che circondano Medellin.
Questa citta' e' molto strana, persino l'accento della sua gente e' un po' anomalo.. mi ricorda moltissimo l'accento gallego di Santiago de Compostela.
Ad ogni modo oggi la lascio definitivamente, sta notte mi metto in marcia per Bogota'.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande Enrique che hai aperto il blog......siempre Allegro!!!

Mr Zuppa